Il progetto “Back to Africa” è già realtà: Aprilia è di nuovo protagonista nei grandi rally raid. Prima tappa con Africa Eco Race in Marocco il 2 gennaio.
Per Aprilia è finalmente “Back to Africa”: il progetto annunciato meno di un anno fa, per riportare il marchio Aprilia nei grandi raid africani, giunge a compimento con la partecipazione di due Aprilia Tuareg all’edizione 2024 della Africa Eco Race, che scatterà ufficialmente domani, 30 dicembre, dal Principato di Monaco.
Per tutto il reparto corse di Aprilia Racing, che ha sviluppato la versione da competizione della Tuareg, in stretta collaborazione con GCorse dei fratelli Guareschi, è un ritorno al primo amore, a quelle discipline offroad che furono per il marchio italiano l’esordio nelle competizioni.
Non solo, prendendo parte alla Africa Eco Race, Aprilia torna a solcare luoghi e percorsi mitici, quelli della storica Dakar africana, riportando così alla mente l’esperienza di successo delle ultime partecipazioni di Aprilia (ultima moto italiana a vincere alla Dakar) al rally raid più famoso del mondo, nel triennio 2010-2012.
Affidata ai due piloti ufficiali Jacopo Cerutti e Francesco Montanari, l’Aprilia Tuareg sviluppata per i rally raid nasce sulla eccellente base tecnica della moto che, strettamente derivata dalla serie, ha trionfato all’esordio nel Campionato Italiano Motorally classe G-1000, con Jacopo Cerutti capace di imporsi in ben sei delle otto prove disputate e centrando una clamorosa vittoria assoluta contro le più leggere monocilindriche specialistiche da enduro nel Rally di Sardegna.
Un’annata travolgente, che ha visto sul podio finale del Tricolore anche Francesco Montanari, terzo in classifica generale.
Grazie all’esperienza accumulata nell’Italiano Motorally, e alla partecipazione lo scorso settembre alla prima gara internazionale, il Rally Transanatolia, con Cerutti vincitore di una tappa e terzo assoluto, lo sviluppo della Aprilia Tuareg per l’Africa Eco Race è avanzato velocemente, a testimonianza delle grandi doti fuoristradistiche di base della Tuareg di serie.
In una prima fase il lavoro si è concentrato sulle performance ciclistiche e successivamente sulla ricerca delle prestazioni motoristiche nelle condizioni proibitive previste in gara. L’adozione di un serbatoio supplementare ha infine aumentato l’autonomia, necessaria per coprire le lunghe distanze dei rally raid.
La versione da competizione della Aprilia Tuareg è equipaggiata con sospensioni Öhlins by Andreani, scarico completo in titanio SC Project e filtro aria specifico Sprint Filter.
Dopo il via ufficiale a Monaco, moto e mezzi si imbarcheranno alla volta del Marocco dove martedì 2 gennaio si inizierà a fare sul serio, con la prima delle 12 tappe in programma. Obiettivo, giungere il 14 gennaio al mitico traguardo del lago rosa, a Dakar.
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«Per me è bellissimo poter riportare nel deserto un marchio come Aprilia, l’Africa Eco Race sarà una grande avventura e una grande sfida per tutti. Per me, come pilota, ma anche per tutto il reparto corse Aprilia Racing e per il team GCorse. In questi mesi abbiamo fatto tutti un lavoro pazzesco per quanto riguarda lo sviluppo della moto, che è già molto buona come base. La sensazione è quella di arrivare preparati: nei test compiuti nel deserto abbiamo mostrato un buon passo, per cui potremo senza dubbio dire la nostra. La prima parte della gara, in Marocco su terreni più duri, potrebbe rivelarsi un po’ più complicata, ma sono ottimista in vista della seconda settimana, sulla sabbia. Non nascondo che mi piacerebbe vincere qualche tappa, riuscendo a stare davanti ai nostri avversari più quotati, dopodiché una gara così lunga è talmente imprevedibile che risulta difficile fare previsioni sulla classifica generale. Sicuramente ce la metteremo tutta!».
Jacopo Cerutti
«Anche se cerco di stare sereno, sono sicuro che quando mi ritroverò al via della prima prova speciale l’emozione prenderà il sopravvento. Per me è la prima esperienza in una gara così lunga e impegnativa e ci tengo a ringraziare Aprilia per la grande opportunità che mi stanno dando, e i fratelli Guareschi per il continuo supporto. Sono stati mesi molto intensi, ricchi di test, gare e allenamenti per prepararsi a questo appuntamento. Come detto per me è la prima volta in un rally così lungo, perciò la priorità assoluta è finire la gara, cercando di guidare al meglio ma senza strafare. Non sarà semplice, perché in gara si cerca di dare sempre il massimo, ma sarà importante dosare le forze e non commettere errori. Voglio assolutamente arrivare al traguardo di Dakar, poi una volta lì, si faranno i conti di com’è andata».
Francesco Montanari