Cogliendo l’occasione di Motor Bike Expo, Suzuki svela la Katana Special, un omaggio di Suzuki alla Katana Shark del 1984.
Suzuki lo aveva annunciato, ma fino al giovedì del Motor Bike Expo non era trapelata nessuna informazione dettagliata.
Si è così sollevato il velo che celava la Katana Special nello stand della Casa di Hamamatsu, nel Pad. 6. Si tratta di una versione one-off, un esemplare unico in stile modern classic, ma nulla nega che non possa acquisire lo status di serie limitata.
Il nome scelto per la special, Katana 7584, si legge “settecinqueottoquattro” e rappresenta un chiaro riferimento alla cilindrata e all’anno di costruzione della concept che le ha dato origine a questa special.
Lo spunto stilistico infatti risiede in una delle moto più innovative e stravolgenti mai lanciate sul mercato, la Katana 750 m.y. 1984. Una “nuda” inconfondibile e caratterizzata dal faro anteriore a scomparsa, fino a quel momento visto solo sulle automobili più sportive; e dalla particolare scelta cromatica ricca di dettagli color oro, blu e grigio opaco.
1984
Stupire ancora il mondo delle due ruote, a soli 3 anni dal lancio della prima Katana era impensabile. Quando nel 1981 Suzuki produsse la prima Katana lo sgomento del settore fu grande: quelle linee, quelle forme, quell’integrazione tra moto e pilota erano elementi totalmente inediti e per certi versi insospettabili. Quell’anno la storia del motociclismo cambiò e lo fece per sempre. I tratti stilistici dettati dalla moto creata da Hans Muth divennero come un testo sacro per ogni designer e ingegnere.
Tuttavia, la Katana 750 lanciata nel 1984 riuscì nuovamente a sconvolgere. Le linee erano più delicate, come se le nuove forme fossero state levigate dalla velocità. Vista di profilo, il faro a scomparsa, regalava alla silhouette della moto le sembianze di uno squalo, tanto che fu coniato il nome di “Katana Shark”. I colori si distaccavano dal solito grigio lucido e prevedevano dettagli oro, blu, bianco e grigio mat, questi davano un tocco di esclusività esaltando ancora di più forme e materiali.
Se la Katana nel 1981 sembrò giungere dal futuro. Nel 1984 la Katana 750 sembrò arrivare da un altro pianeta.
2020
Per rendere omaggio alla “Katana Shark” del 1984, Suzuki ha lavorato in particolar modo sulla livrea. Il Grigio lucido del modello standard lascia il posto ad un peculiare grigio mat a cui è stata accostata una veste grafica che segue le forme uniche della Katana, tingendole di Cosmic Blue, Lipstick Red e Metal Gold. Il logo Suzuki tradizionale lascia il posto ad una moderna “Big label” che riprende lo stile tipico delle moderne Suzuki GSX-RR del Team Ecstar MotoGP. I più attenti potranno notare come anche le forme siano state modificate, I fianchetti perdono le prese d’aria presenti subito sopra il logo Katana, risultando così più puliti. Il logo stesso vede il Kanji Katana in Metallic Gold.
Parlando di equipaggiamento, invece, ritroviamo: il cupolino maggiorato, la sella bicolore rosso/nero ed il parafango anteriore realizzato interamente in carbonio. Tutti questi accessori fanno parte del catalogo Genuine Parts che Suzuki dedica al suo iconico modello.
Per finire, si è lavorato sulle prestazioni e sul sound di scarico con l’adozione di uno scarico completo Yoshimura, dotato di collettori in acciaio e terminale R-11, sempre in acciaio satin finished, con fondello in carbonio.
Tecnica sopraffina
La Katana 7584 ripropone fedelmente il quadro tecnico della Katana standard, già al top sia dal punto di vista meccanico sia ciclistico. Il motore è un’evoluzione di quello della celebre e plurivittoriosa GSX-R1000 K5, configurato per erogare i suoi 150 cv in modo fluido e progressivo sin dai bassi regimi. Il quattro cilindri in linea è inserito in un telaio in alluminio rigido e compatto che permette di disegnare le curve con precisione, ben supportato da un’ottima forcella upside-down KYB da 43 mm.
L’impianto frenante sfrutta pinze freno anteriori ad attacco radiale Brembo e un sistema antibloccaggio ABS Bosch. L’elettronica aiuta inoltre a gestire al meglio anche l’esuberanza del motore, grazie al controllo elettronico della trazione, e facilita l’avviamento e le partenze con i sistemi Suzuki Easy Start System e Low RPM Assist.