Misano World Circuit

Rumori e moto in pista. Oggi 15 maggio Misano World Circuit ha riaperto l’attività ospitando alcuni piloti ‘di interesse nazionale e residenti in Emilia-Romagna’ per una sessione di allenamento. Presente a MWC anche il presidente della FMI, Giovanni Copioli, insieme al presidente della Santa Monica Spa Luca Colaiacovo e al Managing Director MWC, Andrea Albani.

Misano World Circuit

«Siamo emozionati – hanno detto all’unisono – perché è una giornata speciale e ascoltare questo rumore, annusare gli odori della pista è una vera e propria iniezione di energia positiva. I piloti sono euforici, speriamo davvero presto di poter ricominciare con i programmi sportivi di un calendario che attende di svolgersi per entusiasmare gli appassionati di tutto il mondo».

Numeri limitatissimi di accompagnatori, dispencer per la pulizia delle mani, mascherine, distanze fisiche, tutti si sono impegnati a rispettare le prudenze ormai conosciute, ma allo stesso tempo tutti con addosso una grande emozione ed una gran voglia di ripartire a tutto gas.
In pista Enea Bastianini, Luca Bernardi, Niccolò Bulega, Alessandro Del Bianco, Lorenzo Gabellini, Giacomo Mora, Andrea Natali, Mattia Pasini, Massimo Roccoli, Lorenzo Savadori, Luca Vitali, Michele Pirro e Matteo Ferrari.

Misano World Circuit
Mattia Pasini
Misano World Circuit
Enea Bastianini

La giornata ha visto anche il debutto del nuovo asfalto, la cui stesura è avvenuta subito prima del lockdown. Unanimi i commenti positivi dei piloti oggi in pista.

Il progetto (presentato oggi pomeriggio al Motor Valley Fest in corso sulla piattaforma online) è stato affidato a MCI Infrastructures Engineering di Milano, il cui team è diretto da Maurizio Crispino (ingegnere e Ordinario di Strade, Ferrovie ed Aeroporti al Politecnico di Milano). Impresa esecutrice Arletti di Modena, fornitore dei materiali Frantoio Fondovalle di Bologna, controlli a cura del laboratorio Geothema di Venezia.

Misano World Circuit
Luca Bernardi

Per scegliere i materiali da utilizzare sono stati allestiti ben sette ‘campi prova’: si tratta di aree pavimentate di circa 200 mq l’una, che riproducono tratti di pista utili ad effettuare varie prove tra cui le misure di aderenza e a definire così sia la composizione della miscela in grado di erogare le prestazioni volute sia la modalità esecutiva.

Ai materiali sono stati richieste prestazioni molto spinte ed elevata durabilità. Gli aggregati lapidei sono stati acquisiti in Sicilia, trasportati a Ravenna via nave e poi trasferiti su automezzi agli impianti di Bologna per la lavorazione. Per la prima volta al mondo, sono stati utilizzati in un circuito anche degli aggregati artificiali, provenienti dalla produzione dell’acciaio.

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