Una Moto Guzzi V7 completamente rinnovata, più veloce, meglio equipaggiata, dove debutta il nuovo motore di 850cc e da 65CV dalle prestazioni entusiasmanti.
V7 è uno dei modelli più celebri e conosciuti di Moto Guzzi. La fama mondiale è dovuta alla sua capacità di mantenere fede alle aspettative e alla reputazione di un marchio leggendario come Moto Guzzi. Dal 1967, anno in cui iniziarono le vendite dei primi esemplari in Italia, V7 è diventata il caposaldo della gamma e la rappresentante per eccellenza della motocicletta italiana, distinta da contenuti e design in grado di raccogliere l’apprezzamento di un pubblico trasversale ed eterogeneo.
A oltre cinquant’anni dal lancio del primo esemplare, Moto Guzzi è orgogliosa di presentare la nuova V7, il più recente capitolo di una storia unica. Il rinnovamento è così profondo che Moto Guzzi ha optato per cambiare anche il nome: V7, senza la numerazione progressiva con i numeri romani che aveva caratterizzato i precedenti modelli, a testimonianza del cambiamento quasi totale sotto tutti i punti di vista, interessando anche la ciclistica e il motore. Non si direbbe a prima vista, ed è questo forse il miglior complimento che si possa fare ai designer e ai tecnici dell’aquila di Mandello, che ancora una volta dimostrano la loro passione e abilità nel migliorare un modello mitico come V7, lasciandone inalterati carattere e autenticità, valori destinati a durare nel tempo. Due sono le versioni disponibili: alla Stone, la più essenziale e dai contenuti contemporanei, si affianca la Special che rimane come sempre la più classica ed elegante.
Più maturità, prestazioni e comfort
La nuova generazione di V7 vuole continuare a essere la motocicletta d’accesso nel mondo Moto Guzzi, facile, dalle dimensioni e peso contenuti, ma al contempo dal carattere forte e autentico, tipico di tutte le Moto Guzzi, gran parte del quale è messo in mostra dal bicilindrico trasversale a V, configurazione unica al mondo. La nuova nata di Mandello è più completa e mostra una maturità superiore, testimoniata dal nuovo motore di cubatura maggiore contraddistinto dai generosi tubi di scarico dal differente layout; la vista posteriore mette inoltre in risalto la trasmissione a giunto cardanico maggiorata e la ruota posteriore di accresciuta sezione, oltre alla più grande e robusta coppia di ammortizzatori Kayaba. La nuova V7 porta dunque in dote tante novità, non solo tecniche, ma anche filosofiche. D’ora in poi si potrà parlare della “otto e mezzo” di Mandello ed è la prima volta che questo modello adotta un motore di tale cubatura, essendo dal 2009 di 750 cc. È un salto epocale per prestazioni e divertimento nella guida e probabilmente il motore più prestante ed efficiente mai montato prima nella illustre storia di questo modello.
Stile autentico e contenuti moderni
V7 mantiene intatta la personalità stilistica del modello, caratterizzata da un design che dialoga tra forme influenzate dalla storia di Moto Guzzi ed esigenze da motocicletta contemporanea. Ciò che non è cambiato è il serbatoio in metallo di ben 21 litri, il più capiente della categoria, dallo stile come sempre ispirato a quello della magnifica V7 Sport del 1971.
Elementi nuovi e dal design ricercato sono i fianchetti e il parafango posteriore più corto, i quali, assieme al nuovo design dell’impianto di scarico, donano un aspetto accattivante alla nuova V7. Un’importante innovazione presente su V7 Stone è costituita dagli inediti cerchi ruota in alluminio dallo stile sportivo; quello posteriore ospita un pneumatico dalla sezione accresciuta a 150/70, in grado di offrire maggiore stabilità di marcia e più aderenza in curva. È differente anche il tipo di pneumatico: per garantire divertimento, comfort e sicurezza sul bagnato sono stati scelti i performanti Dunlop Arrowmax Streetsmart. Sulle nuove V7 Stone e V7 Special il comfort di marcia è addirittura superiore a quello già elevato della precedente versione, grazie alla nuova coppia di ammortizzatori dalla maggiore escursione e alla nuova sella a doppia altezza, che assicura più comodità soprattutto al passeggero: la maggiore altezza del cuscino infatti permette al secondo di mantenere le gambe meno piegate, oltre a offrire una seduta più comoda. Sempre con lo stesso obiettivo sono impiegati inediti supporti antivibrazioni per le pedane del pilota.
Debutta su Moto Guzzi V7 Stone il nuovo impianto di illuminazione full LED, dal proiettore anteriore con luce diurna DRL che delinea la sagoma dell’aquila Moto Guzzi. Coerente con l’immagine di motocicletta essenziale è la nuova strumentazione a singolo quadrante circolare completamente digitale, che evoca anch’essa nella forma quella della sagoma dell’aquila. Lo strumento è completo nelle informazioni e comprende odometro, trip parziale e daily trip (si azzera automaticamente dopo otto ore dall’ultimo spegnimento), tempo del trip, consumo istantaneo e medio, orologio, temperatura dell’aria, velocità media, livello del MGCT (controllo di trazione), oltre all’indicazione della marcia inserita e di cambiata, il cui valore di giri minimo e massimo è regolabile dall’utente. In questo modo si può tenere sotto controllo un range predeterminato di giri del motore, ad esempio per effettuare al meglio il rodaggio, o per ridurre al minimo i consumi di carburante. L’interazione con la strumentazione è possibile attraverso il pulsante presente nel blocchetto elettrico destro. L’indicazione del cambio di marcia è suggerita dalla sagoma dell’aquila che lampeggia al centro del display. Nel catalogo di accessori dedicati è presente anche Moto Guzzi MIA, la piattaforma multimediale di Moto Guzzi che collega lo smartphone al veicolo fornendo una quantità eccezionale di informazioni utili al viaggio. Con Moto Guzzi MIA è possibile riprodurre musica e inviare/ricevere telefonate tramite l’eventuale interfono nel casco.
Ciclistica di qualità per una guida facile e divertente
La competenza di Moto Guzzi nel disegnare ciclistiche sopraffine è leggendaria. La guida deliziosa di V7 ha origini lontane: nel 1970 V7 Police, dopo una serie durissima di test, vinse la selezione per entrare nella squadra della LAPD (Los Angeles Police Department), dimostrando anche oltre Oceano l’autorità in materia del marchio lariano. Il telaio in acciaio mantiene lo schema a doppia culla scomponibile e la medesima distribuzione dei pesi tipici della recente tradizione di questo modello. La nuova V7 introduce ulteriori modifiche che migliorano la stabilità e il comfort, lasciando inalterata la sua proverbiale maneggevolezza. Nella zona sotto il cannotto di sterzo è stato aggiunto un fazzoletto in acciaio di rinforzo, mentre è stata modificata l’area in corrispondenza degli attacchi degli ammortizzatori regolabili, i quali sono montati in maniera più inclinata in avanti, oltre ad essere di dimensioni e di escursione maggiori. Le modifiche al sistema di sospensione posteriore aumentano notevolmente il comfort di marcia soprattutto su fondo sconnesso, per via della sua maggiore capacità di assorbimento delle imperfezioni stradali, restituendo una risposta più progressiva e controllata in ogni situazione, anche con il passeggero a bordo. A completare la rinnovata ciclistica interviene un nuovo forcellone dalle dimensioni maggiorate, dotato di una nuova coppia conica in grado di gestire meglio la maggior coppia erogata dal nuovo motore. Rimane invariata la già indovinata triangolazione sella-manubrio-pedane, che vanta quote ideali per piloti di qualsiasi statura, grazie alla sella bassae al corretto posizionamento delle pedane in alluminio.
Più prestazioni e carattere dal nuovo “otto e mezzo” Moto Guzzi
Esistono molti motori bicilindrici al mondo, ma ce n’è solo uno a V trasversale ed è il twin Moto Guzzi, nato nel 1967 da una geniale intuizione dell’ingegner Giulio Cesare Carcano e caratterizzato da una configurazione così particolare dei cilindri da renderlo parte integrante del design della moto, come una vera scultura d’arte contemporanea.
Su V7 debutta un nuovo motore Moto Guzzi, strettamente derivato da quello che equipaggia con successo la “Tuttoterreno” V85 TT. Si tratta dell’unità motrice più recente e moderna sviluppata da Moto Guzzi, che garantisce più prestazioni e un’efficienza generale maggiore, per elevare al massimo il piacere di guida, il divertimento e l’affidabilità. Il motore mantiene lo schema costruttivo esclusivo di tutte le Moto Guzzi di attuale produzione: bicilindrico a V trasversale di 90° raffreddato ad aria, con distribuzione ad aste e bilancieri a due valvole per cilindro, orgoglio e tradizione della produzione di Mandello. La cilindrata è di 853 cc, grazie ad un rapporto di alesaggio per corsa di 84 x 77 mm. Rispetto al “sette e mezzo” di V7 III, la potenza massima cresce del 25%, passando dai precedenti 52 CV a 6200 giri/min agli attuali 65 CV a 6800 giri/min. Notevolmente incrementata è anche la coppia massima che passa da 60 Nm a 4250 giri/min all’ottimo valore di 73 Nm a 5000 giri/min, con più dell’80% della coppia disponibile già a 3000 giri/min. Il nuovo “otto e mezzo” è più elastico nel riprendere velocità dai bassi regimi, più rapido in accelerazione e più veloce, a fronte di un tasso di vibrazioni molto contenuto. È sempre disponibile la versione depotenziata, in linea con le limitazioni della patente A2 e ideale per i nuovi Guzzisti, che possono contare anche su peso e dimensioni ridotti e sulla generale facilità di guida di V7.
Rispetto al motore di V7 III, è tutto nuovo: il basamento più rigido è frutto di un nuovo disegno; la lubrificazione è a carter semi secco e utilizza due pompe coassiali (una di mandata e l’altra di recupero dell’olio), che garantiscono una lubrificazione ottimale, tanto da non rendere necessario l’utilizzo del radiatore dell’olio. La soluzione a carter semi secco presenta i vantaggi dei motori a carter secco senza lo svantaggio dell’ingombro del serbatoio esterno dell’olio, in quanto è la coppa stessa che assolve tale funzione. I vantaggi principali sono: minori perdite di potenza per attriti dovuti all’interazione del manovellismo con l’olio, diminuzione della temperatura massima raggiunta dall’olio e libertà della moto di raggiungere un maggior angolo di rollio o di beccheggio senza avere problemi di lubrificazione, permettendo quindi la riduzione della quantità di lubrificante necessaria a garantire il corretto pescaggio della pompa in ogni situazione di utilizzo. Nel rispetto della identità Moto Guzzi la distribuzione rimane ad aste e bilancieri con due valvole per cilindro realizzate in acciaio, seppur il sistema e i materiali impiegati siano inediti. I cilindri hanno un’altezza ridotta, efficienti passaggi dell’olio e un sistema di fissaggio al basamento rinforzato per garantire robustezza e affidabilità. Le teste hanno condotti e raccordi d’ammissione dedicati. Uno degli aspetti d’eccellenza del motore Moto Guzzi è rappresentato dalla distribuzione, dotata di punterie a rullo e astine di comando dei bilancieri in alluminio. Vengono utilizzati inoltre leggeri pistoni, con spinotti dal diametro di 20 mm. Il controllo motore sfrutta un singolo corpo farfallato Marelli dal diametro di 38 mm, con un tradizionale comando del gas meccanico. Il nuovo motore Moto Guzzi è anche più parco nei consumi: ha pochi componenti che assorbono potenza (la distribuzione ad aste e bilancieri è tra le più parche nell’assorbire potenza), non ha la pompa del circuito di raffreddamento, né lunghe catene o cinghie di distribuzione. Non solo è quindi più potente e pulito rispetto al motore della precedente V7, ma consuma anche meno, permettendo un’autonomia superiore ai 400 km con un pieno, grazie al serbatoio dalla capacità di 21 litri.
Anche il cambio a innesti frontali è stato rivoluzionato rispetto all’unità precedente ed è più fluido e preciso. La frizione a secco sfrutta un disco di rinforzo sotto il piatto frizione e un performante disco frizione; è presente anche un inedito sistema di sincronizzazione a tripla asola che permette di ridurre al minimo il rumore negli innesti ed il gioco della trasmissione, soprattutto della prima marcia. La trasmissione finale si affida a un albero cardanico a doppio giunto disassato dalle dimensioni generose e dalla robusta coppia conica, che garantisce solidità e affidabilità nella gestione della gran coppia fornita dal bicilindrico.
ABS e MGTC per la sicurezza attiva
Di serie su V7 l’ABS e il controllo di trazione MGCT (Moto Guzzi Controllo Trazione) regolabile e disinseribile. Il primo è un’unità Continental a doppio canale che evita il bloccaggio delle ruote, mentre il secondo è un sistema che scongiura lo slittamento della ruota posteriore in accelerazione. L’MGCT è regolabile su due livelli di intervento, uno più conservativo e ideale ad esempio quando l’aderenza è precaria per via dell’asfalto bagnato o scivoloso e l’altro studiato per assecondare la guida emozionante su asfalto asciutto in sicurezza. Un’ulteriore peculiarità del sistema MGCT è la possibilità di ricalibrare la circonferenza del pneumatico posteriore, compensando l’eventuale usura o l’impiego di unità con profili diversi da quello di primo equipaggiamento, in modo da avere sempre un intervento preciso del controllo di trazione.
Moto Guzzi V7 Stone
V7 Stone è la versione più eclettica ed essenziale della “otto e mezzo” di Mandello. Come da recente tradizione non presenta alcun particolare cromato, per abbracciare invece l’oscurità della verniciatura nero opaco, alla quale è abbinata la nuova sella dotata di cinghia di appiglio per il passeggero. Si distingue sia per il nuovo impianto di illuminazione full LED dal bellissimo proiettore anteriore con luce diurna DRL che delinea la sagoma dell’aquila Moto Guzzi, sia per la nuova strumentazione a singolo quadrante circolare completamente digitale, che evoca anch’essa nella forma quella della sagoma dell’aquila. I cerchi ruota sono a sei razze in alluminio, mentre è nuovo anche il logo che decora i fianchetti laterali.
Oltre alla tinta Nero Ruvido, V7 Stone è disponibile in due nuove accattivanticolorazionisatinate, Azzurro Ghiaccio e Arancione Rame alle quali si aggiunge la speciale grafica Centenario, commemorativa dei primi cento anni di vita del marchio lariano, nato nel 1921. La nuova variante grafica è un tributo alla magnifica Otto Cilindri, una delle più sensazionali motociclette da corsa di tutti i tempi nata nel 1955 e ancora oggi esempio di capacità creativa e tecnica di Moto Guzzi. Si distingue per l’esclusiva livrea opaca, costituita dal serbatoio grigio e dalla sella marrone, abbinati a una magnifica tonalità di verde per fianchetti e parafango anteriore. A rendere unica questa tinta concorre, inoltre, la speciale colorazione oro dell’aquila sul serbatoio e del nome sui fianchetti laterali.
Moto Guzzi V7 Special
È la più vicina allo spirito del modello originario. Classica ed elegante, offre numerosi particolari cromati e grafiche decisamente lucide. Moto Guzzi V7 Special propone una nuova interpretazione della tipica fascia colorata sui fianchetti sottosella, che richiama la banda dello stesso colore presente sul serbatoio. Le ruote a raggi hanno i canali lucidati e i mozzi neri; la strumentazione analogica è a doppio quadrante circolare, mentre di serie è presente il nuovo maniglione d’appiglio in acciaio cromato per il passeggero.
L’impianto di illuminazione prevede il gruppo ottico posteriore e gli indicatori di direzione a LED, mentre rimane invariato il più classico proiettore alogeno anteriore. V7 Special propone inoltre le alette di raffreddamento dei cilindri fresati alla macchina utensile e una sella dedicata marrone, dettagli che ne sottolineano l’estrazione classica ed elegante. Le varianti cromatiche cui è disponibile sono Blu Formale e Grigio Casual.
Accessori originali Moto Guzzi
Dopo il successo ottenuto sulle precedenti versioni, prosegue anche sulla nuova V7 la filosofia di customizzazione di Moto Guzzi. Essa prevede la presenza di numerosi accessori che consentono di personalizzare la propria motocicletta in maniera divertente e sicura, creando una vera special su misura. Tutti i particolari sono disegnati, progettati e realizzati da Moto Guzzi e sono sottoposti a severi cicli di test di controllo come qualsiasi altro elemento originale delle moto, in maniera da garantire qualità e durata nel tempo. Essendo stati concepiti e messi a punto da Moto Guzzi stessa, sono perfettamente intercambiabili con i componenti di serie, permettendo un facile ripristino della motocicletta nella sua configurazione originale. Inoltre sono anche rigorosamente omologati e quindi assolutamente “street legal”.